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"Verso la metà degli anni '70 le avanguardie architettoniche d'America e d'Italia, e più specificamente New York e Venezia, si attrassero reciprocamente. Già nel 1966 erano apparse due pubblicazioni seminali - Complexity and Contradiction in Architecture di Robert Venturi e L'architettura della città di Aldo Rossi. Tuttavia, questi avvenimenti erano scollegati: il fatto che il postmodernismo avesse suoi portabandiera in America e in Italia era dato da diverse condizioni storiche. Anticipatori rispetto ai rapporti transatlantici, erano stati tuttavia i pellegrinaggi di Peter Eisenman agli edifici di Terragni a Como nei primi anni '60, accompagnato da Colin Rowe nelle vesti di Virgilio. Così, il più ambiguo dei razionalisti italiani entrò nella genealogia dei New York Five, formatisi attorno ad Eisenman nel 1969. Purtuttavia, quando nel 1973 Rossi fu responsabile della sezione di architettura alla XV Triennale di Milano, ed incluse il tardo modernismo manierado dei Five nella mostra Architettura razionale, le possbilità di una tendenza a scala mondiale sembravano alquanto remote, se non contraditore." [p. 56]
OCKMAN, Joan. Venezia e New York = Venice and New York. Casabella, Milão, ano LIX, n. 619-620, p. 56-71, jan./fev. 1995, grifos da autora.